ViewSonic VP2785-4K

In questa recensione volevo parlare di un monitor per grafica dalle ottime caratteristiche, ma forse poco conosciuto, il nuovo ViewSonic VP2785-4K della serie ColorPro.
È un monitor dedicato al settore grafico e fotografico, con tutte le carte in regola per confrontarsi con i marchi più blasonati, pur avendo un prezzo più che concorrenziale.

Le caratteristiche essenziali sono:

  • È un pannello Wide Gamut (99% di Adobe RGB e 95% DCI-P3) con superficie antiriflesso;
  • Ha una LUT interna programmabile tramite il software in dotazione;
  • Si può calibrare/profilare con i più comuni colorimetri/spettrofotometri;
  • Ha una LUT 3D, quindi si possono simulare diversi spazi colore, cosa gradita anche a chi fa video editing;
  • Si può calibrare periodicamente con il proprio strumento l'uniformità del pannello;
  • Ha una risoluzione 4K (2160x3840);
  • Il pannello è a 10 bit, quindi se scheda grafica e sistema operativo li supportano può visualizzare un miliardo di colori;
  • Può simulare l'HDR10;
  • Ha un sensore di luminosità ambientale per adattare la luminanza alle varie situazioni;
  • Ha una retroilluminazione a led bianchi.

Scopri l'offerta ViewSonic ColorPro

Hardware

Cominciamo a parlare del pannello: come già detto è un 27" 4K, consultando il solito sito www.tftcentral.co.uk possiamo risalire al produttore:

TFT Central - ViewSonic VP2785-4K

Facendo una ricerca incrociata possiamo sapere quali altri monitor utilizzano lo stesso pannello:

TFT Central - ViewSonic VP2785-4K Panello

È un pannello di tipo IPS con un angolo di visuale dichiarato di 178°.

Le dimensioni del pannello sono di 596,74 mm (H) x 335,66 mm (V); secondo una mia regola empirica, i miei occhi cominciano distinguere dettagli più fini di una risoluzione HD (1080x1920) se guardo un monitor 16:9 ad una distanza minore o uguale a 1.5 x Diagonale. Essendo la diagonale 27" = 68,6 cm, per apprezzare la risoluzione di questo monitor devo guardarlo ad una distanza minore e siccome io in genere mi tengo a 55-60 cm direi che con questo monitor posso sfruttare perfettamente la risoluzione di 4K.
Se il monitor fosse 8k, per la stessa regola dovrei stare ad una distanza minore o uguale a circa la metà di quanto calcolato prima, ovvero circa a 34 cm, distanza esageratamente bassa per i miei occhi.

Per ricavare la regola empirica ho semplicemente osservato questa immagine su una TV 4K, e mi sono spostato avanti e indietro finché non ho trovato la distanza limite in cui i dettagli mi sembravano a uguale risoluzione nei due semi-quadri.

Immagine di confronto fra 2K e 4K
La foto proviene da uno scatto a 42Mpixel, quindi da un 8K che ho interpolato con la bicubica a 4K (4 pixel diventano 1 pixel): questo garantisce che i dettagli della parte a destra della foto siano effettivamente a 4K e non ridotti da qualche fenomeno distruttivo, come il demosaicing, una bassa risoluzione dell'ottica, ecc. La parte sinistra della foto, invece, è stata prima interpolata con la bicubica alla risoluzione full HD (1080x1920) e poi di nuovo interpolata a 4K con l'interpolazione per pixel adiacente, ovvero ciascun pixel è stato replicato 4 volte, senza l'aggiunta di informazioni.
Se qualcuno dei lettori facesse lo stesso test con questa immagine sarei curioso di conoscere i risultati e di sapere se la mia regola di 1,5 x diagonale possa essere valida più in generale.
Ritornando al VP2785-4K, aggiungo che è un 10 bit per primario, quindi se si utilizza una scheda grafica che li supporta, oltre ad un sistema operativo recente, come Microsoft Windows 10, allora è in grado di riprodurre 10^30 (10 elevato alla 30) sfumature di colore, cioè poco più di un miliardo; questo consente di visualizzare un reale tono continuo e non delle "scalettature" nelle sfumature. In questa immagine test, per esempio, si può vedere chiaramente una "scalettatura" quando viene visualizzata a 8 bit per canale; attivando la visualizzazione a 10 bit scompare e il gradiente appare a tono continuo.

Il pannello inoltre ha un rivestimento antiriflesso, cosa indispensabile in un monitor per l'ambiente grafico.

Soffermandomi sul hardware, volevo elencare le porte disponibili: è presente una DisplayPort 1.4 HDR ready, una Mini DisplayPort 1.4 HDR ready, due HDMI 2.0, un Jack Audio, un hub USB 3.1 che mette a disposizione una porta USB Type C e tre porte USB Type A.

Ogni esemplare viene misurato in produzione e corredato di un certificato che ne attesta sia l'uniformità che la corrispondenza tra le varie pre-impostazioni impostabili e gli standard più utilizzati, come Adobe RGB, DCI-P3, sRGB, EBU, SMPTE-C, REC709. Data anche la grande stabilità della retroilluminazione a LED, si può pensare anche di affidarsi unicamente alle precalibrazioni impostate in fabbrica se non si dispone di uno strumento di misura, anche se io preferisco sempre controllare e calibrare personalmente i miei monitor con il mio colorimetro.

Infine volevo far notare che è presente una pre-calibrazione dedicata ai videomakers che necessitano dell'HDR, in particolare l'HDR10, che è uno degli standard attuali per l'HDR, anche se la luminanza massima dichiarata è di 350 cd/mq, un po' poco visto che l'HDR10 prevede un picco massimo di luminanza di 10000 cd/mq (o nits), ma del resto i monitor propriamente certificati HDR usati in ambito professionale hanno dei prezzi decisamente superiori, di svariate migliaia di euro.

Una volta attivata l'opzione HDR10 da pannello viene caricata la LUT che simula lo spazio colore Rec. 2020 (di cui il produttore dichiara una copertura al 95%) e attiva il gamma specifico dell'HDR10 che si chiama SMPTE ST 2084; di seguito il confronto con il classico gamma REC 709 (gamma 2.4), si noti come il quest'ultimo si fermi a 100 cd/mq mentre il SMPTE ST 2084 arrivi a 10000 cd/mq.
SMPTE ST 2084 Vs REC709

Scopri l'offerta ViewSonic ColorPro

Software

Il software in dotazione per la calibrazione/profilazione del VP2785-4K si chiama Colorbration e non è altro che il famoso e collaudato i1Profiler della X-Rite personalizzato per ViewSonic. Gli strumenti supportati sono:

  • X-Rite EyeOne Display PRO (colorimetro)
  • X-Rite i1 Pro 2 (spettrofotometro)
  • X-Rite i1 Pro 1 (spettrofotometro)
    Questo non è indicato sul sito di ViewSonic, ma posso confermare che è supportato avendolo utilizzato per questa recensione
  • ViewSonic CS-XRi1 (colorimetro)
    Corrisponde all'X-Rite EyeOne Display PRO brandizzato per ViewSonic, venduto con un kit a parte

Riguardo questo software di calibrazione (i1 Profiler) si trovano tanti tutorial e recensioni in rete, per cui non voglio dilungarmi sull'argomento, tuttavia vorrei evidenziare alcuni aspetti. In particolare voglio evidenziare come impostare dei parametri specifici come target per la calibrazione.

Dopo aver connesso lo strumento, occorre scegliere i parametri di calibrazione:

Come scegliere i parametri di calibrazione

Il menu a tendina è relativo alla voce "Primari RGB"; di norma, quando si sta calibrando il monitor per utilizzo fotografico, non si vuole limitare il gamut scegliendo di emulare qualche standard, sRGB per esempio, ma si vuole avere a disposizione la massima saturazione che può riprodurre. Quindi verrebbe istintivo scegliere "Originale", così che vengano usati i primari originali del monitor e non quelli di uno spazio più ristretto come per esempio il già citato sRGB.
Purtroppo però, impostando "Originale" non è più possibile impostare gli altri valori in maniera indipendente, come il punto del bianco e il gamma, di conseguenza è obbligatoria la scelta "xy personalizzate".
A questo punto possiamo scegliere liberamente tutti i parametri:

xy personalizzate

Ho scelto i soliti parametri che utilizzo sempre e che consiglio a tutti quelli che me li chiedono:

  • Punto del bianco D65 (oppure x=0.312699 y=0.329001 come coordinate di cromaticità)
  • Luminanza 120 cd/mq (per una buona corrispondenza monitor/stampa)
  • Gamma 2.2

Per quanto riguarda i primari, sarebbe logico scegliere "Originale" come prima, ma questa scelta non compare. Per calibrare il monitor con il suo gamut nativo devo inserire in quelle caselle i valori dei primari del VP2785-4K, ma purtroppo ancora non li conosco, in quanto non ho ancora effettuato alcuna misurazione...

Questo è l'unico passaggio ambiguo nella procedura di Colorbration; credo sia sufficiente spuntare "Utilizza impostazioni predefinite", visto che imposta dei valori particolari, che teoricamente dovrebbero essere proprio i primari del monitor, anche se il dubbio un po' rimane...

Superata questa esitazione procedo e imposto i seguenti parametri:

Impostazioni del profilo ICC su Colorbration

E di seguito:

Correzione dell'uniformità su Colorbration

ADC sta per Automatic Display Control: durante la fase di calibrazione del VP2785-4K non dovrò agire sul pannello OSD per modificare i parametri manualmente (luminosità, contrasto, etc.) in quanto Colorbration se ne occuperà in autonomia e io non dovrò fare altro che aspettare la fine del processo di calibrazione.

Nel menu a tendina di "Preimpostazioni di calibrazione" posso scegliere quale slot di memoria utilizzare per la calibrazione che sto facendo, per poi poterla richiamare in futuro semplicemente dal pannello OSD. A disposizione ci sono tre slot di memoria: nella prima potrei metterci la calibrazione al massimo gamut, per l'editing fotografico. Nella seconda potrei metterci per esempio l'emulazione sRGB, che può essere utile per guardare video su Youtube, altrimenti troppo saturi con l'impostazione al massimo gamut. E nella terza potrei metterci per esempio Rec. 709, se voglio cimentarmi con l'editing video destinati alla TV.

Visto che il cambio di quest'impostazione avviene con un comando posto nell'OSD di comando del VP2785-4K, il sistema operativo non se ne accorge; bisogna ricordarsi di cambiare il profilo ICC di sistema associato al VP2785-4K ogni qualvolta si decidesse di cambiare le impostazioni, altrimenti i programmi che effettuano la compensazione a monitor (ad esempio Adobe Photoshop e Adobe Lightroom, ma anche Google Chrome, Firefox, etc.), compenserebbero per un profilo ICC errato, restituendo colori completamente sballati.


La voce "Correzione uniformità" serve per correggere eventuali disuniformità di luminosità del pannello. Questa operazione si può eseguire in concomitanza alla calibrazione/profilazione del VP2785-4K o, in alternativa, in qualsiasi altro momento.


Finalmente possiamo procedere con la calibrazione e la profilazione del VP2785-4K.


Volevo condividere la schermata relativa alla procedura di correzione dell'uniformità (ho scelto di misurare una griglia 3x3 per un totale di 9 settori), fare clic sull'immagine per visualizzarla alle dimensioni originali:

Correzione dell'uniformità su VP2785-4K

Una volta terminate le procedure di misura e creato il profilo ICC viene presentato un breve riepilogo, con i valori impostati inizialmente e quelli realmente raggiunti con la calibrazione:

Valori finali dopo la calibrazione su VP2785-4K

Il risultato è ottimo, sembra confermato il fatto che per i primari RGB non ci fosse stato impostato nessun limite, come volevo.

Le misure

Una volta terminata la procedura di calibrazione e di generazione del profilo ICC, è possibile procedere alla validazione del profilo, per valutare se la procedura stessa è andata a buon fine.
Sono disponibili vari target per effettuare la validazione, ho scelto il solito ColorChecker da 24 tasselli:

Processo di validazione su ColorChecker a 24 tasselli su VP2785-4K

Una volta avviato il processo di validazione verranno inviati al VP2785-4K i 24 colori del ColorChecker, ricavando le coordinate RGB dal profilo ICC appena creato e in seguito misurati e confrontati con i valori Lab reali del ColorChecker.

Questo è stato il mio risultato:

Risultato della validazione con ColorChecker da 24 tasselli su VP2785-4K

Direi un ottimo risultato, tenuto conto anche del fatto che non è una validazione elaborata con i dati di misura utilizzati per creare il profilo ICC, visto che è stato utilizzato un set di colori estranei al target di partenza.
Il tassello con il DeltaE2000 peggiore è quello del nero, cerchiato di rosso, con DeltaE 5.1. Il secondo tassello con l'errore più evidente è quello del bianco cerchiato di giallo, mentre quello cerchiato di bianco l'ho selezionato a caso e ha un DeltaE 1.374.
Il DeltaE medio è 2.02; ricordo che DeltaE 1 indica una differenza di colore appena percettibile dall'occhio umano.

Confrontiamo ora il gamut del VP2785-4K con l'Adobe RGB (importante per i settore fotografo) e con il DCI-P3 (spazio colore di riferimento per il cinema digitale):

Confronto Gamut VP2785-4K Vs Adobe RGB Vs DCI-P3

Si può notare come nelle medie e nelle alte luci (L=50 e L=85) Adobe RGB sia quasi completamente coperto dal gamut del VP2785-4K, mentre nelle basse luci (L=15) il gamut del VP2785-4K sia più piccolo, ma questo è scontato in quanto Adobe RGB e DCI-P3 per valori RGB nulli hanno emissione nulla, cosa che attualmente è possibile solo con tecnologia OLED.

Per quanto riguarda DCI-P3 la copertura è meno ottimale (infatti è dichiarato coprire il 95%), anche se è da notare come nelle medie e nelle alte luci il gamut del VP2785-4K ecceda quello di DCI-P3 nella zona dei verdi/ciano.

Conclusioni

È il primo monitor per l'ambiente grafico di ViewSonic, inserito in una gamma prodotti normalmente destinata ad un pubblico più consumer; è stata una piacevole sorpresa scoprire che ha tutte le carte in regola per battersela con i marchi più blasonati, avendo ben poco da invidiare.

Ha sicuramente tutte le caratteristiche che lo faranno apprezzare anche ad un pubblico esigente come quello dei professionisti delle arti grafiche e, considerando che il tutto viene proposto ad un prezzo molto aggressivo sono sicuro che saprà guadagnarsi una buona popolarità.

Scopri l'offerta ViewSonic ColorPro

PROMOZIONE SPECIALE

Dal 02/12/2019 al 06/12/2019 acquista due articoli aventi lo stesso codice, il terzo è gratis!

La promozione è valida esclusivamente sui prodotti Photo Rag® 308, Photo Rag® Ultra Smooth 305 e Photo Rag® Baryta 315.